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Sconfitto il cancro del collo uterino


Entro l'anno sarà disponibile il vaccino contro il virus che provoca il tumore della cervice. È la seconda causa di decesso per neoplasia delle donne dopo quella del seno.



Presto donne e uomini saranno protetti dal Papillomavirus, una delle infezioni veneree più insidiose e temute, in quanto provoca il tumore del collo dell'utero, seconda causa di morte per cancro dopo quello del seno. Entro l'anno, massimo all'inizio del 2007, arriverà nelle farmacie italiane il primo vaccino contro questa malattia, responsabile di una neoplasia che nel nostro Paese fa contare 3.500 nuovi casi all'anno.



La buona notizia, che interessa soprattutto i giovani, perché sono le donne tra i 15 e i 44 anni quelle più colpite, ma anche una grande parte della popolazione, visto che si stima che il 70% dei maschi e delle femmine sessualmente attivi siano esposti al Papillomavirus, è uscita dal 19 Congresso di Ostetricia e Ginecologia, che si è tenuto a Torino nei giorni scorsi.



"In un vasto studio di fase III il vaccino per il Papillomavirus Umano (tipi 6,11,16 e 18, quelli maggiormente responsabili del tumore) ha dimostrato, nel corso di due anni, un'efficacia del 100% contro l'incidenza combinata di lesioni precancerose e di AIS, adenocarcinoma precursore di quello della cervice, relativi ai tipi virali 16 e 18", dice il professor Piero Sismondi, ordinario di Ginecologia oncologica all'Università di Torino e relatore al congresso su quest'argomento.



"Appunto la capacità di prevenzione delle lesioni precancerose e dell'AIS (adenocarcinoma), entrambi precursori del carcinoma cervicale, indica che il vaccino quadrivalente per il Papillomavirus umano può prevenire efficacemente il cancro del collo dell'utero, divenendo una vera rivoluzione in oncologia".



Il vaccino, anche ben tollerato, è stato sperimentato su 12.167 giovani donne tra 16 e 23 anni, in uno studio randomizzato in doppio cieco, con controllo verso placebo. A tutte è stato somministrato per via iniettiva il vaccino quadrivalente per il Papillomavirus (tipi 6,11, 16 e 18) o placebo al 1 giorno, al 2 mese e al 6.
Ad intervalli regolari le donne sono state esaminate e sottoposte ad esami per accertare la presenza di HPV e lesioni cervicali. Lo screening naturalmente continuerà nei prossimi anni, ma gli ottimi risultati già avuti ha portato la Fda, l'ente che sovrintende alla salute degli americani, ad approvarlo ed ora si attende l'approvazione dell'Emea, l'organismo corrispondente in Europa.
"Poiché l'infezione da Papillomavirus si verifica in giovane età", conclude Sismondi, "sarebbe particolarmente importante vaccinare le ragazze in età pre-adolescenziale in quanto il vaccino fornisce una protezione a lungo termine prima che vengano a contatto con il virus e in un'età nella quale il tasso di copertura vaccinale è in genere elevato"


21/04/2006

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